Fra gli agrumi più apprezzati, la clementina è un frutto succoso e dolce, molto amato da grandi e bambini, soprattutto perché quasi totalmente privo di semi. Di forma sempre ben rotonda e meno appiattita di quella del mandarino, si sbuccia e si divide in spicchi con facilità, anche grazie alla sua scorza sottile, peraltro molto aromatica e spesso lasciata essiccare ed utilizzata come profumatore per cassetti o negli umidificatori per ambienti.
Il gusto è simile all’arancia, con un perfetto equilibrio tra l’agro e il dolce, e ciò la rende particolarmente adatta, oltre che per un consumo al naturale, anche per la preparazione di confetture e gelatine morbide.
Appartenente alla famiglia dei mandaranci (anzi, è questo l’altro nome con cui viene anche chiamata, probabilmente a causa del fatto che può essere considerata un frutto ibrido tra mandarino e arancia), viene coltivata in Marocco, Spagna, Algeria e, soprattutto, in Italia, in particolar modo in Calabria, Puglia e Sicilia, pur se le sue antiche origini la fanno nascere, pare, addirittura in Cina.
Offre un elevato contenuto di vitamina C, ottimo antiossidante, stimato in 48,8 mg per 100 grammi di prodotto edibile. Di contro, il contenuto calorico è molto limitato, solo 47 calorie per 100 grammi, mentre per quanto riguarda la fibra, la percentuale è 1,7 grammi.
E’ un frutto tipicamente invernale: infatti, la clementina non manca mai sulle tavole degli italiani nella stagione fredda, non solo come dolce fine pasto, ma spesso anche per preparazioni in cottura che richiedono un succo agro dolce, magari aggiunta al limone, come piatti di pollame arrosto o carni caramellate, o semplicemente per una sana spremuta, più digeribile di quella d’arancia.